La MANIPOLAZIONE nella coppia - 2 parte: gli ISTERICI

05.06.2018

Ecco la seconda parte dei post dedicati alla manipolazione nella coppia. Quest'oggi voglio descrivere, grazie al materiale raccolto, una figura molto ricorrente nella quotidianità e sempre affibbiata al genere femminile: l'ISTERICA. Tuttavia il titolo è dedicato ad entrambi i sessi poiché, secondo studi recenti, pare che nella società attuale sempre più uomini siano toccati da questo disturbo o meglio "comportamento isterico".

Molti di noi, leggendo questo post tenderanno a riconoscere la propria madre, la propria suocera, o moglie. O molte di noi tenderanno a riconoscere se stesse. Ribadisco, come già detto in altri post, che ognuno di noi ha TRATTI di PERSONALITA' che possono essere riscontrati in molti dei post che scrivo. Tuttavia, avere dei TRATTI di PERSONALITA' non è la stessa cosa che SOFFRIRE di un DISTURBO di PERSONALITA'.

Ci tengo a sottolineare questo concetto poiché il tratto di personalità prevede l'essere persone SANE con una tendenza ad un eccesso che può essere migliorato. Avere un DISTURBO di PERSONALITA' significa essere persone mentalmente disturbate, disequilibrate, pericolose quindi per se stesse e per gli altri.

Premesso ciò, andiamo a vedere da vicino chi sono gli ISTERICI, come si comportano e come riconoscerli....


Un vortice di insoddisfazione

La prerogativa principale delle PERSONALITA' ISTERICHE è l'ETERNA INSODDISFAZIONE. E' un rapporto di dominazione e sottomissione, finalizzato a dare sempre la colpa all'altro. Non vi è forma di contentezza piena, non vi è mai segnale di felicità, tuttavia si trae godimento proprio dalla SCONTENTEZZA che è un metodo per flagellare coloro che sono accanto e che (secondo gli ISTERICI) avrebbero dovuto provvedere a renderli felici.

E' sicuramente una strada lastricata di sofferenze, quella degli ISTERICI, che NON per masochismo né per sadismo, cercano di fare il possibile per vivere nell'insoddisfazione e potersene lamentare.

Ad un tratto, nonostante abbiano trascorso belle giornate, vedono tutto nero, tutto va male. La loro vita viene descritta come un contesto in cui tutto va a rotoli. Le lamentele si trasformano in sintomi e cominciano ad accusare dolori dappertutto. Nonostante si trovi loro una soluzione, la soluzione non va mai bene, e si arrabbiano contro chi ha trovato loro quella soluzione accusandoli di aver soltanto peggiorato la situazione.

Dopo aver passato una serata a ridere e a scherzare con gli amici, sono capaci di trasformarsi - appena soli - in persone gravemente malate, in punto di morte. Si sentono svenire, hanno freddo, hanno caldo, manca loro il respiro, la luce è troppo forte, in stanza è troppo buio. Se si aprono le finestre fa troppa corrente e di sicuro si ammaleranno in modo irreversibile.

Chi li frequenta, o ha la sventura di vivere loro accanto si ritroverà esausto e privo di energie.

Come MANIPOLANO gli ISTERICI?

Questo tipo di persone inducono gli altri a comportamenti che potranno CONDANNARE, CRITICARE, ACCUSARE, subito dopo. Sospingono le persone a compiere azioni che "in tempi normali" non avrebbero mai commesso, e poi li giudicano, svalutandoli e criticandoli pesantemente.

L'altro verrà trascinato in un circolo vizioso in un cui dovrà essere: forte ma tenero, potente e impotente, rude ma amorevole, tutto il meglio e tutto il peggio in modo da fornire agli ISTERICI quel tanto di insoddisfazione da potersene in seguito lamentare.

Le persone che li amano, nemmeno se portassero loro la luna vedrebbero mai l'isterico o l'isterica soddisfatti.

Come riconoscerli in tempo?

Caratteristiche principali degli isterici:

- si lamentano di tutto

- si presentano pieni di vitalità perché amano essere ammirati e al centro dell'attenzione ma in realtà sono un baratro di insoddisfazione

- a qualsiasi evento si rendono i protagonisti

- si descrivono come ammalati gravi

- vogliono una persona forte a fianco per poi ribellarvisi

- creano difficoltà al compagno o compagna che non sa più come accontentarli

- sembrano generosi e aver molto da dare in apparenza, ma poi sfiniscono con le loro ansie

- sono vittime eroiche

- i loro compagni vengono DOPO di loro come i co-protagonisti in un film

- usano la malattia per essere al centro dell'attenzione

- la loro difficoltà è capire quando è il momento di restare al proprio posto.


                                                                                                         Articolo di: Noà Visentin

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