Il POTERE della BELLEZZA: quando il NARCISISTA si considera VINCENTE.
Lessi un libro, molti anni fa, che riportava questo stesso titolo e oggi invece desidero farne un articolo, ricollegandomi alla "FAME NARCISISTICA" intesa come BRAMA di VANITA' e di riconoscimenti.
L'immagine si sa, e a ruota la bellezza, sono un biglietto da visita molto importante. La cura di sé come alimento di benessere, e la cura della propria anima come alimento di progressione spirituale e umana, sono sinonimo di personale autostima ed ingredienti importanti per relazionarsi quotidianamente con gli altri, nutrendo un senso di equilibrio verso ciò che ci circonda.
Tuttavia la BELLEZZA esercitata come POTERE sugli altri, atta al raggiungimento dei propri obiettivi, è sinonimo di calcolo e premeditazione, terreno prediletto delle personalità NARCISISTICHE che basano la loro realizzazione sul POTERE della loro BELLEZZA come sistema VINCENTE, di una realizzazione interiore e personale in realtà mai realmente avvenute.
Se per il NARCISISTA l'avvenenza fisica è sinonimo di POTERE sugli altri, ossia di ammaliare per ottenere benefici, o di denigrare chi gode di minor bellezza estetica, va da sé che ci troviamo in presenza di esseri che NON solo non sanno AMARE ma che soffrono di un vero e proprio "autismo emotivo" che li porta a trascurare la sofferenza che generano nel prossimo.
La BELLEZZA usata per: schiacciare, mortificare, umiliare, spadroneggiare e sedurre è un'arma molto potente ma una volta identificato questo comportamento, si è anche certi di essere in presenza di una persona (amica, parente o partner) che sicuramente causerà la nostra sofferenza poiché incapace di basare il rapporto sul sentimento e sulla reciprocità.
La pre-potenza della "BELLEZZA"
Ci sono persone convinte che la BELLEZZA, così come la REALIZZAZIONE PROFESSIONALE (e quindi "bellezza" intesa come riconoscimento a livello sociale) siano due carte vincenti che permettono loro di esercitare PREPOTENZA e ABUSO sugli altri. Esse si sentiranno quindi in diritto di sfoderare tutta una serie di atteggiamenti che inneggiano allo svilimento, al bullismo (anche tra adulti), allo sgretolamento della reputazione altrui, basata sull'io "VINCENTE" in base al loro status sociale e alla loro estetica.
Tuttavia, quando certi soggetti NON provano VERGOGNA per le loro basse azioni morali ed etiche NON si tratta certo di "persone vincenti" bensì di NARCISISTI PATOLOGICI. Sono soggetti per i quali, seppure si abbia speso tutte le proprie energia in una vita al loro fianco, NON ci riconosceranno né ci ripagheranno mai di nulla, né dei sacrifici fatti per loro. Considerano debole chi li ama, chi li perdona, chi ha pazienza, chi comprende, chi li ri-prende, e tutto ciò che è inerente ad una personalità che ha curato maggiormente i "cieli" dell'Anima anziché i "gironi" della Vanità.
La fobia dell'essere VINCENTE o dell'essere PERDENTE è alla base del concetto narcisistico per il quale "se non domini sei dominato", ed è di vitale importanza fra questi individui che devono primeggiare e si rivelano disposti a tutto pur di distruggere chiunque si relazioni con loro, contrapponendosi alle loro idee. Sono personalità emotivamente sterili, che si apprezzano tra simili nutrendo spesso una sorta di adorazione verso chi ha raggiunto vette più elevate di "bassezze morali ed etiche".
Il NARCISISMO NON è una personalità strutturata, né una persona dal carattere forte: è il NULLA sentimentale, emotivo e cosmico.
Articolo di: Noà Visentin.